Case PIARDI del '400 a Navezze di Gussago e fontana del cortile PIARDI

 

 Quattrocentesche case del cortile PIARDI a Navezze di Gussago (Brescia), una volta superato il portale d'ingresso, a tutto sesto, che si vede in altra foto di questa Sezione "Dimore". Qui Achille Domenico Piardi dopo aver ottenuto giusta temporanea licenza, da ciò "Licinsì" (Licensì), fece apporre, assieme alla tipica frasca composta in circolo ed al centro un fiasco, la scritta (in circolo sull'arco) "Vendita de Vi telequal".
Per la vita di Achille Domenico Piardi clicca qui http://www.piardi.org/persone/p07.htm

 
Fontana ottocentesca del cortile di casa PIARDI (sino all'inizio degli anni '40 del Novecento, poi Zanotti indi Gozio, comunque abitata dai Piardi sino ai primi anni ' 70) alimentata dalle acque della pensile "Serioletta del Gurt" per mezzo di due soffioni.  Il "Ricordo" di chi ivi nacque e visse sino al 1958: << L'acqua della Serioletta proveniente dal Gùrt, vasca sorgiva sita 400 metri poco più a monte, sempre ha alimentato i due sbocchi d'acqua di questa non solo bella ma altresì utile fontana, servendo agli usi e le necessità del cortile. Il gorgoglìo dell'acqua che scende è stato il "musicale" live-motive per la comunità della corte; tutti i bambini che sono nati in questa rilevante aia hanno imparato ad ascoltare il gentile rumore dei due getti e quello, un po' più cupo, del troppo pieno e dobbiamo immaginarla ancora più grande questa aia rural - signorile, poichè solo negli anni '40 del Novecento si innalzò il longitudinale muro divisorio che scisse in due la proprietà, formando due distinti cortili (Rossini a Nord e Zanotti-Piardi-Gozio, a sud, poi solo Gozio). Entrando dal portone con portale ricco di modanature, assai singolare per Navezze, i fabbricati di sinistra, diciamo a sud, sono quattrocenteschi. L'acqua sgorgante sulla bella fontana in pietra scendeva per caduta libera dalla sovrastante Serioletta, in quel tratto pensile, poco dopo, infatti, andava ad alimentare la ruota del Mulino condotto, dalla seconda metà dell'Ottocento, da Angelo Reboldi, detto "Anima Santa", sposo di Brigida Piardi cui ha fatto seguito nella macinazione delle granaglie il di loro figlio, ancora Angelo>>. (Achille Giovanni Piardi)
Gussago (Navezze): bella fontana che si trova in Via San Vincenzo a Navezze, una delle contrade di dimora dei Piardi, all’interno della proprietà Gozio. Ringraziamo la signora Adriana Gozio-Togni per averci dato la possibilità di visitare e fotografare la fontana dei nostri comuni vecchi ricordi d'infanzia, di lei con le sorelle, Maria Teresa ed Attilia, e di molti Piardi.
(Agosto 2012, Achille Giovanni Piardi)

Qui, in questa bell'aia, si racconta siano vissuti, contemporaneamente sino a 35 bambini negli 1905 al 1935; infatti, Vincenza Piardi, dimorante in Argentina dal 1949, nacque qui l'anno 1935. Dal 1877 (a partire da Angelo di Ernesto) al 1923 (Maria Domenica "Marietta") hanno visto la luce in questo cortile ben 40 bambini PIARDI. Gli anni dal 1945 al 1970 sono stati, ancora, riempiti di vagiti e di grida di infanti e ragazzi PIARDI assieme a quelle di bambini di numerose altre famiglie; il caseggiato che contiene questa bellissima fontana ha visto, oltre a quelle dei PIARDI, le storie della Storia di molte altre famiglie tra cui: ANGELI detti de Carmelita e dè Bigì Brasét; Turati e Rina de Buscaì; Giuseppe Gozio sposato a Natalina Pasinetti; Angelo Francesco Perotta dèl Sìndec (della stessa famiglia che ha dimorato al Mincio; una delle ragazze Perotta, Teresa, andò in sposa a Giovanni Piardi (.....) di Luigi "Runcù del 1890). Chi si può dimenticare i dolci rumori di quell'acqua che sgorga da quella fontana od anche il rumore del tonfo del secchio calato, un poco violentemente da noi ragazzi, nel pozzo del bel portico di Natalina Pasinetti? Ricordiamo che poi, dopo qualche sonoro scapaccione od anche qualche profonda sculacciata, i nostri genitori dovevano a mezzo di un arnese fatto di uncini, denominato "luf", recuperare il secchio staccatosi dal gancio della catena del pozzo e piano, piano issarlo all'altezza del parapetto protettivo, riagganciarlo alla catena provvista di "molla" e scenderlo nuovamente per pescare acqua. Di sera da piccoli ci si coricava  ed il sonnifero era il rumore, dolce, dell'acqua della fontana.
(Achille Giovanni Piardi, in www.gussagonews.it il 6 settembre 2012)
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