|   VOLUME 
                    III  
 I PIARDI NEL TEMPO - 
                    dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche 
                    devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli 
                    di vita.
 
 4. DEVOZIONI
  4.12 Santuario 
                    di BOVEGNO, Maria Madre della Misericordia 
 A 750 metri sul livello del mare, in località Croce 
                    di Savenone, territorio del Comune di Pezzaze, ma sotto la 
                    giurisdizione ecclesiastica della antichissima pieve di S. 
                    Giorgio di Bovegno. il 22 maggio 1527 apparve la Beata Vergine 
                    alla giovane Maria Amadini, orfana di padre e di madre, d’anni 
                    22, “formosa et intiera di corpo et di mente”, 
                    come scrisse da Brescia il 18 giugno del medesimo anno Graziadio 
                    di Collio, cittadino bresciano, a Vincenzo “Guidoto”, 
                    segretario ducale, informandolo delle “cose stupende” 
                    accadute, tra le quali la manifestazione visibile di “una 
                    Nostra Dona vestita di bianco in habito monacale”, di 
                    straordinaria “gravità et bellezza et con tanto 
                    splendor”, la quale dichiarò di essere “la 
                    Vergine Maria” e poi disparve lasciando “in quel 
                    loco una fragrantia incredibile”. (...) con l’autorizzazione 
                    dell’ordinario diocesano mons. Paolo Zane, fu “principiata” 
                    una chiesa nel luogo dove Maria pose i suoi “santissimi 
                    piedi”, arricchita di elemosine e di donativi ed insieme 
                    di mirabili grazie, tanto che alla data del 18 giugno 1527 
                    erano stati raccolti oltre duemila ducati ed ogni giorno crescevano 
                    le offerte, la devozione e le persone che spontaneamente si 
                    recavano “a lavorar con piche in quel monte, che è 
                    tutto saxoso” e – rilevò ancora il citato 
                    Graziadio – “si pensa che si farà una mirabile 
                    fabricha”. (...). (Il Santuario della Madonna della 
                    Misericordia, maggio 2000 a cura di Carlo Sabatti).
    Terra di Val Trompia: Bovegno e Pezzaze.· Secoli XII-XIII.
 Pezzaze di Val Trompia (Brescia) è già centro 
                    ‘Communità’ dotato di propria organizzazione 
                    con responsabili. Sono noti documenti narranti alcuni fatti 
                    accaduti nel: 1122, contributo di Pezzaze per la Pieve di 
                    Bovegno; 1219, accordo per l’utilizzo del Ponte del 
                    Pilone da parte di Avano e Savenone, ora detto di S. Rocco, 
                    con spese paritarie a carico delle due comunità e di 
                    quella di Bovegno; 1235, presenza quale testimone in Bovegno 
                    di ‘Zanno’ di Eto; 1247, sentenza a favore di 
                    Pezzaze, dagli Annali di Bovegno; 1252, sentenza Grilli - 
                    Pinzoni di Pezzaze da parte di Giacomo Grilli di Bovegno; 
                    1283, vendita di molini in Bovegno da parte di Giacobino Imeldi 
                    di Pezzaze. (...). Da “ I PIARDI – vol. 1
 · 1341 (sec. XIV).
 La comunità di Bovegno in Val Trompia si dà 
                    un nuovo ordinamento. Sono in pratica gli Statuti.
 11 giugno: la General Vicinia di Bovegno delibera ‘la 
                    larghezza di cui debbano essere le strade del Castello’, 
                    Borgo Castello.
 La vita economica e religiosa era molto progredita e nel 1318 
                    Pezzaze si dà un suo statuto, uno dei primi noti in 
                    valle. Nel 1426 troviamo Pezzaze fedele a Venezia. Il comune 
                    appoggiò sempre la parrocchia, tanto che era capace 
                    di infliggere multe a chi si intratteneva nel mulino con donne. 
                    Altre pene venivano date a coloro che non solennizzavano il 
                    22 maggio, festa dell’apparizione della Madonna di Bovegno, 
                    e per il mese di luglio il comune istituiva la festa del Santo 
                    patrono Apollonio, che rese poi obbligatoria. (Tesi di laurea 
                    di M. Facchetti). Da “ I PIARDI – vol. 1.
 · Per i Piardi pezzazesi, l’appartenenza alla 
                    comunità aiuta anche a sentirsi protetti, da ciò 
                    deriva lo spirito campanilistico di tutte le comunità, 
                    ma soprattutto di quelle di montagna, della povera gente che 
                    sempre ha manifestato il suo attaccamento al paese. L’affezione 
                    ad un luogo particolare del paese era tale da far sorgere 
                    l’i
  llusione 
                    della “proprietà”, al punto che si racconta 
                    che perfino il Santuario della Madonna di Bovegno, costruito 
                    sul territorio di Pezzaze, fosse motivo di contesa tra i due 
                    paesi confinanti, Pezzaze e Bovegno. Una leggenda narra che 
                    i pezzazesi si recassero al Santuario voltando la statua della 
                    Madonna verso Pezzaze poiché, secondo loro, era apparsa 
                    per Pezzaze nella zona detta di Savenone, territorio montano 
                    di Pezzaze. · 1527.
 - Pezzaze. “L’emulazione dei regnanti degenera 
                    in malanimo e questo scoppia in aperta guerra. La guerriglia 
                    si fa nelle pianure lombarde fra Brescia, Cremona e Milano; 
                    per la qual cosa ci piombano addosso da una parte le corti 
                    (Napoletani e Spagnoli) fanatiche ed indisciplinate e quelle 
                    fameliche dei Lanzichenecchi svizzeri. Dall’altra parte 
                    ci sono pure addosso le masnade francesi del milanese Trivulzio 
                    e del francese Lantrech. E’ una nuova immane sciagura 
                    che si abbatte su tutta la Lombardia. Anche Pezzaze subisce 
                    le conseguenze di questa catastrofe, leggiamo, infatti, negli 
                    Annali della nostra comunità, che nel 1529 vi è 
                    poi la peste”. (Alfonso Lupezza. La Voce di Pezzaze 
                    – 1966). “Tale flagello segna infatti il passaggio 
                    degli eserciti ed il nostro paese di Pezzaze rivede chiudersi 
                    ogni commercio, patisce la fame, vive nella paura dei soldati 
                    e della peste”. Da “ I PIARDI – vol. 1.
 - 6 maggio: Sacco di Roma ad opera delle milizie imperiali, 
                    i Lanzichenecchi.
 - 22 maggio 1527: appare la Vergine a Maria Amadini sui prati 
                    di Predondo nei pressi di Bovegno V.T. territorio di Pezzaze. 
                    Viene poi costruito il Santuario dedicato alla Madonna della 
                    Misericordia. “Sono tempi nei quali l’eresia protestante 
                    di Martin Lutero dopo di aver conquistata quasi tutta la Germania, 
                    faceva sforzi erculei per penetrare anche in Italia. Essendo 
                    la Valle Trompia in continuo contatto con la Germania per 
                    l’esportazione delle sue pregiate armi, le relazioni 
                    industriali favorivano anche gli scambi spirituali. Possiamo 
                    supporre che l’apparizione della Madonna abbia avuto 
                    come scopo principale, la preservazione della fede nelle popolazione 
                    valtrumpline. (…)”. (A. Lupezza. La Voce di Pezzaze 
                    – 1966).
 - 8 settembre: i Rettori di Brescia domandano alla Valle Trompia 
                    200 archibugieri per mandarli di presidio a Bergamo. Bovegno 
                    affronta la spesa per mandarne 35 di propria competenza. Pezzaze 
                    manda armati ad Alessandria ed a Bergamo. Da: “ I PIARDI” 
                    – vol. II.
 · 1528. 15 luglio: muore la veggente 
                    Maria Amadini di Bovegno.· 1533. 15 settembre: Santuario di Bovegno. ‘Il 
                    Cardinal Cornaro concede all’arciprete di Bovegno ed 
                    ai comuni di Bovegno e Pezzaze particolari indulgenze a chi 
                    avesse visitato il santuario della Madonna della Misericordia 
                    elargendo elemosine per aiutare la fabbrica della chiesa …’. 
                    (Paolo Guerrini, 1948).
 · 1555. 18 agosto: Bovegno. ‘Che s’eleggano 
                    quattro uomini idonei, ed illibati, che abbiano a reggere, 
                    governare, e diligentemente custodire assieme colli uomini 
                    da eleggersi dal Commun di Pezzaze le limosine fatte, e da 
                    farsi alla chiesa di Santa Maria Madre di Misericordia, e 
                    così furono eletti Giangiacomo q.m Martino Zuccanetto, 
                    G. Francesco Marescalco (…). (Annali di Bovegno).
 · 1577.
 - 9 giugno: Bovegno. ‘S’eleggono Soggetti, che 
                    nel Consiglio di Valle proccurino di far confermare a Venezia 
                    li Privilegi a questa valle, concessi e ciò sopra le 
                    doglianze fatte in Consiglio di questa Communità da 
                    alcuni Mercanti di Venezia perché veniva loro impedito 
                    il condurle alle parti di Trento. Sotto poi a detto Consiglio 
                    del Commune se ne vede la causa ed è, perché 
                    alcuni di Bovegno e Pezzaze Mercanti di vene di ferro si erano 
                    fatto fare il patto di non poterne far condurre ne’ 
                    suddetti luoghi altri, che essi; questi però saranno 
                    stati quelli che avranno ostato agl’altri. Fanno però 
                    rinonzia al patto suddetto contestandosi, che ogn’uno 
                    venda esse vene, dove li piacerà’. (Annali di 
                    Bovegno).
  - 30 giugno: Pezzaze. “Peste nella 
                    terra di Etto (…)”. (Annali di Pezzaze).- 18 agosto: Bovegno. << ‘Andando la Chiesa della 
                    Madonna di Misericordia di giorno in giorno in rovina per 
                    li mali governi, e diminuendosi la divozione, e venendo altresì 
                    relazione da persone di questa Communità, che li Padri 
                    Benedettini di Brescia più fiate ànno ricercato 
                    d’aver detto luogo offrendosi mantenervi due Messe cotidiane 
                    di Religiosi esemplari, e maturi d’età, senza 
                    danno, ne spesa di questo Commune, a tutti voti s’eleggono 
                    sei uomini, che uniti colli Agenti del Commun di Pezzaze vadano 
                    a trattar questo negozio’ (Annali di Bovegno) >>. 
                    Da: “ I PIARDI” – vol. II.
 · 1735. << 9 ottobre, PEZZAZE: Consiglio della 
                    Comunità; messer Francesco Piardi ‘Bonasso’ 
                    Console presiede la seduta. Nella stessa si invoca la protezione 
                    di ‘Iddio ci assista, et la B.V. Maria, et le Anime 
                    del Purgatorio nelli presenti bisogni, acciò che le 
                    presenti Armate che già sono entrate nella Valle, et 
                    maggiormente si teme che ne entrino in mag
  gior 
                    numero (…)’ si decide dopo apposita votazione 
                    ‘di far celebrare messe n.o cinquanta alle Anime del 
                    Purgatorio, cioè mità p. parochia, et andar 
                    processionalmente al tempio della B.V. Maria della Misericordia 
                    della Croce ambedue le parochie (…)’ >>. 
                    (Libro Consigli – Pezzaze). Da: “ I PIARDI” 
                    – vol. II. · 1745. 29 aprile: quando il Consiglio assegna l’incanto 
                    del ‘Passaggio delle Pecore’ a Cristofaro q. Geronimo 
                    Richiedei per sua Sigurtà, a garanzia comunale, si 
                    presenta Francesco q. Anto Piardi assieme a certo Richetti. 
                    In Consiglio siedono tre Piardi come del resto gli stessi 
                    siedono anche nelle sedute del 20 giugno e 26 luglio. In quest’ultima 
                    siede inoltre Fran.co Bonas per le famiglie Piardi. Nella 
                    stessa si fanno voti ‘per le emergenti calamità’ 
                    e si decide ‘di far una processione alla B.V.M. della 
                    Misericordia della Croce aspettandosi tutti al Santello della 
                    Croce (…)’.
 · ANDREA PIARDI: Pezzaze 1889 - Bovegno, 26 maggio 
                    1970. Pittore. Della famiglia dei "Cansonète". 
                    Da ragazzo frequenta la scuola d'arte Moretto, a Brescia, 
                    dove è allievo, tra gli altri, del professor Chimeri, 
                    il quale, già durante gli anni della scuola, si avvale 
                    spesso della sua collaborazione, specialmente per la decorazione 
                    di edifici sacri. Nel 1908 si diploma presso la suddetta scuola, 
                    con menzione onorevole. L'anno successivo parte per il militare 
                    e milita nel corpo degli alpini fino al 1911. Terminato il 
                    servizio di leva è richiamato ed inviato sul fronte 
                    libico: in Libia avrà occasione di realizzare il ritratto 
                    del suo Colonnello Comandante, Antonio Cantore, il futuro 
                    Generale. Dopo la guerra in Libia, partecipa alla I Guerra 
                    Mondiale, nel corso della quale rimane ferito due volte. Tornato 
                    dalla guerra, riprende la sua attività come decoratore, 
                    sia di interni che di esterni, con la tecnica a graffito, 
                    soprattutto a Gardone Valtrompia, senza trascurare la pittura 
                    di cavalletto: sono di quegli anni numerosi suoi ritratti, 
                    specialmente di famigliari e paesaggi. Nel 1911 dipinge la 
                    tela di San Giovanni Battista nella chiesa omonima di Mondaro 
                    di Pezzaze, nel 1922 esegue affreschi nella chiesa di Lodrino, 
                    nel 1924 una tela raffigurante San Filastrio nella sede della 
                    banca triumplina di Tavernole San Filastrio; nel 1929 affreschi 
                    nella sagrestia di Inzino. Negli anni trenta decora la chiesa 
                    del convento delle suore di Bagolino, il coro della chiesa 
                    di Bovegno Piano, il Santuario della Stella di Gussago. Lavora 
                    col pittore Greppi restaurando numerose pale d'altare tra 
                    cui quella della chiesa parrocchiale di Inzino. (In: “I 
                    PIARDI” – vol I, 1998).
 · 2000. 4 giugno: Pezzaze. Raduno ‘universale’ 
                    giubilare dei Piardi nella conca di Pezzaze in Val Trompia 
                    (Brescia), contornata dalla cresta del Monte Guglielmo, dallo 
                    sperone del Pergua, dal Colle di San Zeno, dal Castel Vanil, 
                    dalla cima del Monte Campione, dal Moruccolo, dal Monte Costa, 
                    dal Gardio e del Corno della Penna (Pena) auspice il patrono 
                    parrocchiale S. Apollonio (Vescovo di Brescia), con S. Giuseppe, 
                    S. Giovanni, S. Gaetano, S. Rocco in ‘Contrata Concilii’, 
                    San Nicolò e Santa Maria Maddalema, titolari delle 
                    chiese frazionali della Comunità. Sotto la materna 
                    protezione di Maria, venerata a Pezzaze sotto il titolo di: 
                    Madonna del Rosario, Vergine del Monte Carmelo, Madonna della 
                    Croce e della Misericordia al santuario in Bovegno. (In: “I 
                    PIARDI” – vol II, 2000).
  Pezzaze, chiesa parrocchiale di Sant'Apollonio, Apparizione 
                    della Madonna della Misericordia, a cura di Mario Pescatori 
                    e Giuseppe Battista Simoni (anni Quaranta del '900).
 
 La devozione alla Madonna di Bovegno "Madonna della Misericordia" 
                    è testimoniata anche nella Arcipretale di S. Apollonio 
                    in Stravignino di Pezzaze, terra dei Piardi. (Fotostudio Marco 
                    e Matteo Rapuzzi di Brescia).
  Bovegno in Valtrompia. Santuario S. Maria della Misericordia, 
                    sagrestia, "La Madonna dell'apparizione e i Reggenti 
                    della Valtrompia", tela votiva donata nel 1705.  
                    (“La pittura del ‘600 in Valtrompia”; Villa 
                    Carcina ott.-dic.1994, catalogo della mostra a cura di Carlo 
                    Sabatti. Comunità Montana della Valle Trompia – 
                    Comune di Villa Carcina)
 << "La Valtrompia armata in preghiera davanti alla 
                    Madonna della Misericordia", Santuario di S. Maria della 
                    Misericordia, 1705 (dipinto votivo ad olio su tela) di Domenico 
                    Voltolini: si noti lo stemma della Valtrompia, appeso al collo 
                    della figura allegorica dotata di elmo con pennacchio d'oro 
                    e rosso>>. (Carlo Sabatti. Miscellanea Araldica in 'Famiglie 
                    e Stemmi di Valtrompia. Zanetti Editore, 2008)
 
 
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