| Vincenzo Piardi
 
 Vincenzo Piardi
 - Figlio di Luigi (Carlo Baldassarre) e di Cleonice Montanari. 
                    Nasce in Viadana il 9 aprile 1887. Sposa Silvia Fermina Rosa 
                    (Dosolo 1890), figlia di Giuseppe e di Cesira Tizzi, che gli 
                    dà cinque figli: Maria (Dosolo, 1910), Lucia (Casalmoro, 
                    1912), Agnese (1918), Walter (Casaloldo, 1922) e Giampaolo 
                    (Marcaria, 1935)
 - Segretario Comunale di Casaloldo (Mn), il 23 gennaio 1913, 
                    a soli 26 anni
 - 1914. Segretario Comunale, ad interim, di Casalmoro, quando 
                    lo è anche di Casaloldo
 - Combattente della I^ Guerra Mondiale
  
 - Ricompensa al Valor militare. "Tenente 
                    di complemento 114° reggimento Fanteria PIARDI VINCENZO 
                    da Viadana - Frazione Cizzolo (Mantova). Aiutante Maggiore 
                    in 2^ coadiuvava con serena calma il proprio Comandante di 
                    Battaglione. Nell'attacco di una forte posizione nemica, con 
                    sprezzo del pericolo si portava alla testa dei Reparti in 
                    prima linea, entrando con essi in un abitato; dove, riorganizzati 
                    ed inquadrati alcuni dispersi o ritardatari proseguiva con 
                    questi nell'avanzata travolgente. Moriago, 27 ottobre 1918. 
                    Il Ministro (...)"- Segretario Comunale di Marcaria (Mn), quale vincitore di 
                    concorso pubblico, con nomina in data 20 aprile 1923, lascia 
                    l'incarico in Casaloldo che così lo congeda e saluta: 
                    "Nel mentre c'è da compiacersene per l'alto posto 
                    al quale è chiamato, con altrettanto rincrescimento 
                    lo si vede allontanarsi da questo Comune dove attraverso ad 
                    un'attività eccessiva ed una salda cultura professionale 
                    non disgiunta dalla più scrupolosa onestà s'è 
                    acquistato le più larghe benemerenze presso le varie 
                    amministrazioni (...) e l'affetto della popolazione. (...) 
                    le doti preclari di esso quale funzionario pubblico e quale 
                    cittadino. Nell'uno e nell'altro campo fu sempre in prima 
                    fila. Come funzionario, attraverso una alacrità eccezionale 
                    ed integerrima seppe accaparrarsi la fiducia e la stima (...)" 
                    in questo Comune e in quelli "contermini dove in momenti 
                    di bisogno fu pure chiamato a prestar l'opera sua. Come cittadino 
                    lo ricorda sempre valido assertore del più ardente 
                    patriottismo anche nei momenti difficili (...). (...) dovergli 
                    tributare a nome del Consiglio e del paese un sentimento di 
                    gratitudine per l'opera da egli svolta per il bene morale 
                    e materiale di questa popolazione. (...). Esprimergli il proprio 
                    plauso per le doti e per gl'indiscussi meriti di pubblico 
                    impiegato, di cittadino e di combattente. (...). Con rammarico 
                    il Consiglio Comunale (...) vede allontanarsi tale ottimo 
                    funzionario, e fa voto, con la riconoscenza perenne, lo segua 
                    un avvenire florido degno dei suoi meriti. (...)." Ancor 
                    prima, l'anno 1920, in un documento rilasciato dallo stesso 
                    Municipio di Casaloldo si legge: "(...) In momenti specialmente 
                    critici a causa della forte crisi di disoccupazione che infieriva 
                    in questo Comune ha dato prova di un criterio non comune e 
                    mediante la sua efficace cooperazione, si è riusciti 
                    a superare dette crisi dando inizio regolare ad importanti 
                    lavori di pubblica e manifesta utilità. Fu sempre di 
                    un'onestà e probità specchiata e si è 
                    mostrato molto esperto in materia contabile. (...) si dedicò 
                    sempre al bene di ogni classe (...). Prova ne sia che dalla 
                    prima costituzione dell'Ufficio di Collocamento misto, fu 
                    nominato all'unanimità Segretario del medesimo e ancora 
                    oggi conserva tale carica con soddisfazione delle rispettive 
                    rappresentanze. Conoscitore esperto delle pratiche relative 
                    a militari congedati (...); ebbe dal Sig. Prefetto di Mantova 
                    la carica di Commissario distrettuale. (...). Casaloldo, 30 
                    settembre 1920. Il Regio Commissario Pasquale Vitale"
 - 1921 - 1924 Segretario, ad interim, del Comune di Piubega, 
                    mentre è Segretario di Casaloldo
 - 1923. Vincitore, primo classificato, al posto di Segretario 
                    comunale di Roverbella
 - 1924. Segretario ad interim nel Comune di S. Martino dall'Argine, 
                    dal 1924 sino al 1931, quando è titolare pure del servizio 
                    in altro comune
 - 1941 - 1942 . Segretario, ancora, di S. Martino dall'Argine
 - 1944 - 1946. Segretario titolare del Comune di Roncoferraro
 - ricopre la carica di Segretario, ad interim dei Comuni di: 
                    Castellucchio, Castel d'Ario e Gazzuolo (Mn)
 - 1951. Segretario titolare del Comune di Viadana
 - 1952. Cessa dal servizio per limiti d'età ed è 
                    comandato a prestare servizio in Prefettura di Mantova: 11 
                    agosto 1952 - 1953
 - 1952, luglio - 1962, aprile. Segretario del "Pio Luogo 
                    di cronicità Ulderico Sabbadini" in Villastrada 
                    di Dosolo del quale è, da sempre, grande fautore ed 
                    artefice della sua realizzazione. Nel 1959, il 4 ottobre, 
                    contento per l'arrivo delle religiose, nel suo 'Diario' annota: 
                    "Finalmente 2 Suore assegnate al Ricovero Sabbadini"
 - 1953. Segretario Reggente del Comune di Dosolo
 - Un'espressione scritta nel suo 'Diario' Io e la mia famiglia: 
                    "Si può calcolare 40 anni di servizio di ruolo 
                    e 18 anni di servizio di interinato"
 - Sempre grandemente entusiasta dei suoi figli e della loro 
                    riuscita
 - Cavaliere "Al merito della Repubblica Italiana" 
                    il 2 febbraio 1961
 - "Considerate la vita come un masso di granito. Prendete 
                    lo scalpello della vostra volontà e lo modellerete 
                    come vorrete" (... di suo pugno, in seconda di copertina 
                    del Diario)
 - "1961. Ed ora è tempo che mi chiuda nella solitudine 
                    della mia anima, per esser più vicino a Dio. E' tempo 
                    di pensare che quando avrò terminato questo pellegrinaggio, 
                    mi presenterò a Colui che dovrà giudicarmi. 
                    Oh Signore, fate che io riconosca tutti gli errori commessi 
                    nel passato e piangerli amaramente."
 - "10 luglio 1964. Sono trascorsi altri 3 anni. Vi ringrazio, 
                    o Signore, vi chiedo perdono di ogni errore commesso, e la 
                    grazia della salvezza finale."
 
 Quanto ancora bisognerebbe dire di Vincenzo al fine di 
                    poter dar spazio almeno ad una minima parte delle oltre 200 
                    pagine del suo 'Diario'!
 E' in preparazione il volume 3° LA STORIA E I PIARDI dal 
                    1400. Nella sezione OPERA di questo 
                    sito è in allestimento il libro virtuale dei Piardi, 
                    con l'aiuto dei PIARDI nel Mondo; in esso trova posto la famiglia 
                    di Vincenzo Piardi.
 
 
   Vincenzo Piardi (Cizzolo, 1887), al centro, 
                    con altri soldati richiamati alle armi, fine anni 30.
 
   Vincenzo Piardi, Allievo Ufficiale a Modena 
                    nel 1917,
 poco prima di essere inviato sul Piave per l'ultima vittoriosa 
                    difesa.
 
 Per la vita di Vincenzo Piardi e la sua famiglia 
                    vedi le fotografie (come di seguito) in http://www.piardi.org/vol3/volume3costumi.htm :
 Silvia Fermina ROSA
 Vincenzo Piardi ... primi anni '20
 Balilla in un giorno di festa
 Piardi...del Po. Colonia fluviale Balilla sul fiume Oglio
 Vincenzo Piardi (1887) ... in Valtellina
 Luglio 1934, Walter Piardi a Casaloldo (Mn)
 I Piardi del mantovano negli anni '30, n. 1
 I Piardi del mantovano negli anni '30, n. 2
 I Piardi del mantovano negli anni '30, n. 3
 Walter Piardi (1922) con le sorelle nella 'camarina' - Marcaria 
                    (MN) - anni '20
 Anni '40. Walter (1922), figlio di Vincenzo
 Anni '60. Il primo da sinistra è Walter
 Anni '60. Figli di Walter
 Vincenzo Piardi e famiglia
 Piardi... del Po, n. 1
 Piardi... del Po, n. 2
 MARCARIA (Mn) Pasqua anno 1944 in casa Piardi Vincenzo
 Vincenzo Piardi (Cizzolo di Mantova, 1887) alla fine degli 
                    anni '50
 Vincenzo Piardi (1887) - anni '30
 anno 1970 Padova - Walter Piardi (1922) con i suoi figli
 Maria Piardi di Vincenzo (1910
 Lucia Piardi figlia di Vincenzo da Cizzolo di Viadana con 
                    Giovanni Pellini, sposi
 Silvia Fermina Rosa Piardi con figli e nipoti mantovano-veronesi-padovani, 
                    1976.
 Walter Piardi (27 agosto 1922) il 27 agosto 1927; a cinque 
                    anni, legge "Il Balilla”
 vedi, inoltre, in Coniugi Cleonice MONTANARI e Luigi 
                    PIARDI, detto Pinta, avi, la Genealogia di questa 
                    famiglia a partire dal Seicento. http://www.piardi.org/persone/p49.htm 
  Agosto 1927. Moriago (della Battaglia); luogo ove Vincenzo 
                    Piardi, Tenente della Brigata Mantova - durante l'attacco 
                    sferrato sulle sponde del Piave - cadde ferito il mattino 
                    del 27 ottobre 1918. Nella foto Vincenzo ritratto sullo stesso 
                    sacro luogo, a distanza di quasi dieci anni. Le annotazioni 
                    sulla foto del 1927 sono di pugno di Vincenzo.
  Anni '20 del Novecento.
 Vincenzo Piardi (1887) in visita alla colonia 
                    fluviale sull'Oglio (Marcaria).
  Vincenzo Piardi, primo da destra,
 con amici ricoverati in un campo della CRI alla fine della 
                    Prima G.M.
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