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Questo sito nasce da un'idea di Achille Piardi, il quale dopo anni di ricerche e dopo aver redatto una prima versione della biografia sulla Famiglia Piardi è alla costante ricerca di nuove informazioni... se anche tu sei un Piardi... continua a navigare tra queste pagine!!!


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 INDICE:  VOLUME I >  VOLUME II  >  VOLUME III > VOLUME IV > VOLUME V > VOLUME VI  



Chiunque fosse interessato all'Opera (Volume I - II) può contattare il Comitato I PIARDI via S. Rocco 19 25060 Pezzaze - Stravignino - Tel. Carla Piardi 030.920388 - oppure via mail: info@piardi.org ed anche carla352@libero.it



  VOLUME III  

 I PIARDI NEL TEMPO - dimore, vita vissuta, costumi portati dai Piardi ed anche devozioni cui siamo stati capaci in più di cinque secoli di vita. 

4. DEVOZIONI 

4.25 San NICOLO in Eto di Pezzaze

San NICOLO in Eto di Pezzaze, tra i monti di Valtrompia, terra dei PIARDI 
Dalla primavera del 2011, nella pagina dal titolo LAVONE di questo nostro portale, noi Piardi accenniamo all’antico patrono San Nicolò - chiesa madre di quella, successiva, di Lavone in Val Trompia dopo la rinuncia all'originaria ed antichissima chiesa dedicata a S. Nicolò (san Nicola da Bari) posta in posizione montana in quel di ETO (ETTO), in vernacolo ET od anche HET, tra Pezzaze e Bovegno.
Quanti i Piardi nati al fonte battesimale e sposatisi nella chiesa di San Nicolò!
Precedentemente, il giorno 11 febbraio 2011, con apposita NEWS da "I PIARDI"  - diffusa da Pezzaze in Val Trompia (Brescia. Italia) - ricordavamo l'atto di solidale generosità compiuto da Gian Antonio Piardi l'anno 1595  <<Una tavoletta votiva alla Beata Vergine della misericordia, frumento per far pan cotto e ... e 5 soldi a S. Nicolò di Eto, ...>>.
Ancor prima, sin dal 2001, abbiamo proposto notizie sull'antichissima chiesa di ETO, San Nicolò, e la vita degli abitanti fedeli e devoti al Santo, inclusi i PIARDI, nella pagina dedicata a PEZZAZE. Infatti, entra ivi e scorri sino ad ETO di Pezzaze
http://www.piardi.org/luoghi/pezzaze.htm

I ragazzi delle famiglie dimoranti in ETO hanno continuato a nascere alla fede ed a sposarsi all'altare di San Nicolò anche dopo la costruzione della nuova chiesa edificata in valle, sulla strada principale, addirittura sino al secolo XIX e XX. Alcuni bambini assumono il nome del Santo vescovo di cui sono devoti in Eto i propri genitori e nonni.

Da anni nella Home Page, banda verticale destra, del nostro sito www.piardi.org proponiamo quale presentazione della sezione LUOGHI (dei Piardi) proprio l’immagine affrescata in San NICOLO' di ETO, la Vergine Maria "Accogliente" - Madre della misericordia, come riproduciamo qui di seguito.


Madonna della Misericordia, Chiesa di S. Nicolò in Eto

ETO nella storia, qualche accadimento per data.
1235, si registra la presenza, quale testimone in Bovegno, di ‘Zanno’ di Eto.
1343, 27 luglio. La Vicinia di Lavone di Pezzaze chiede di poter erigere una propria chiesa dedicandola a Santa Maria Maddalena. I componenti la Vicinia di Lavone riuniti in Aiale di Magno (a valle sulla Valeriana, nei pressi di Lavone) chiedono ed ottengono dalla Curia vescovile con decreto del 27 agosto 1343 di poter erigere - sul fondo Valle - una propria chiesa dedicandola a Santa Maria Maddalena, staccandosi, così, dalla chiesa di "San Nicolò da Bari" di Eto posta sui monti e lontana più di un miglio e mezzo.
(http://www.piardi.org/luoghi/lavone.htm)

Dell’autorizzazione alla nuova edificazione ecclesiastica, in seguito alla richiesta dei parrocchiani col consenso dei presbiteri responsabili delle comunità dei fedeli facenti capo alle località di: Bovegno, Pezzaze St. Apollonio (pure Cappellano della Pieve di S. Giorgio in Bovegno) e della stesura dell’inerente atto notarile il successivo 27 agosto in Brescia (Notaio Giovanni di Carugate, chierico milanese), senza alcun pregiudizio per la citata Pieve di Bovegno quanto per la chiesa di S. Nicolò di “Heto", ci informa, in tempi assai più recenti, anche Mons. Paolo Guerrini (Studioso bresciano, nativo di Bagnolo Mella – BS, vissuto a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento), “sopra le pagine frammentarie di un messale in pergamena, scritto e miniato nel 1470 per la chiesa di Lavone, il parroco Don Giovanni Grotti ha lasciato di suo pugno queste preziose parole”, che anche noi vogliamo pubblicare: <<”Del anno 1343 questa terra di Lavò era senza gesia, la sua parochia era S. Nicolò, poy cum licentia del episcopo de Bressa fu fabricata una gesia in questa terra in honore de la Beata Maria Magdalena a la quala fu unita la gesia de S. Nicolò, e questa gesia fo eletta per la parochia per essere da lontano quella de S. Nicolò, e poy questa gesia fabricata durete fina de l’anno 1510 ma per essere moltiplicata la gente fu distrutta fina a le fondamenti e fatta questa de l’anno 1510 e consacrata del 1522 la terza dominica de febraio”.>>. [P. Guerrini, Lavone di Pezzaze, in “Memorie storiche della diocesi di Brescia”, volume XV, Brescia 1948 pp. 83-85 e 93-94; vedasi in: Carlo Sabatti. “PEZZAZE nella storia e nell’arte”- Dalle origini al 1529 – Gli Statuti. Alle pagine 66-67: “Per la chiesa di S. Maria Maddalena di Lavone”. Anno 1995, Comune di Pezzaze in Val Trompia. Stampa Stilgraf in Castenedolo-Brescia, aprile 1995].
1449, 20 marzo: anche a Pezzaze si vanno sviluppando contese tra le contrade alte e basse circa i diritti per i pascoli e per il taglio delle legne. E’ di quest’anno una sentenza arbitraria che determina i vari diritti. ‘Giacomo Trivelli da Lavone, cittadino di Brescia abitante a Cobiato, e Comino Pilotto da Marmentino, arbitri eletti tra le contrade alte, ossia Etto (Eto), Cevenone, Mondaro, coll’altre terre di Pezzaze da una parte e le terre di Lavone e l’Ajale dall’altra, stabiliscono: le legne tagliate dalle contrade alte nei boschi del Comune dalla strada Frainasca in su, siano a libera disposizione delle contrade alte dovendo però esse contrade pagare alle contrade basse F. 10 planette di buona moneta bresciana. Le legne poi né tagliate né incantate siano comuni tra esse contrade alte e basse come parla lo istromento del 1327’. (Atti di Bonaventura Butio) (Lettura di A. Lupezza 1966). 
1510-1522. La chiesa di S. Nicolò di Eto. <<Ri-Edificata su un’altura dal quale splendidamente si domina l’alta Valtrompia – da Bovegno a Tavernole – ed è affiancata dal suo antico cimitero, l’alpestre e suggestiva chiesetta del paesello di Eto conserva nell’abside un interessante ciclo di affreschi dell’inizio del secolo XVI; (…) >>. [A cura di Vincenzo Rizzinelli con la collaborazione di Carlo Sabatti “PEZZAZE nella storia e nell’arte”- Gli Annali della Comunità (1530-1797). Alla pagina 387: “La chiesa di S. Nicolò di Eto”. Anno 2000, Comune di Pezzaze in Val Trompia. Stampa Editrice Vannini Srl, Gussago - Brescia, novembre 2000]. Il “santello de’ Morti” di ETO. Ad ovest del paese sorge una santella, popolarmente detta dei “Morti della peste”, citata nel testamento di messer Benedetto Bertoli, rogato nel 1745; (…). (…). Da citare è anche un affresco di tipologia ancora cinquecentesca in condizioni non ottimali, dipinto sulla facciata di un’abitazione privata a sud della chiesa di S. Nicolò; l’opera rappresenta S. Nicolo e santi; le figure meglio conservate sono quelle del santo vescovo, originario di Mira, patrono di Eto, e di S, Rocco; evidentemente si tratta di un dipinto votivo, commissionato in occasione di una pestilenza >>. [A cura di Vincenzo Rizzinelli con la collaborazione di Carlo Sabatti “PEZZAZE nella storia e nell’arte”- Gli Annali della Comunità (1530-1797). Alla pagina 387: “Il Santello de’ Morti” di Eto”. Anno 2000, Comune di Pezzaze in Val Trompia. Stampa Editrice Vannini Srl, Gussago - Brescia, novembre 2000].
<< Nei medesimi anni in cui si erige e si decora la nuova chiesa di Lavone “Santa Maria Maddalena”, anche ad ETO viene riedificata la chiesa di S. Nicolò, con un impianto semplice, a pianta rettangolare e con un’abside pentagonale, coperta da una volta ad ombrello. (…). Il presbiterio è arricchito da un ciclo di affreschi attribuibili ai Bascheni di Averaria. I dipinti sono organizzati a mo’ di polittico, con due registri: il primo corre in basso, su tutte le pareti, ed entro nicchie con arco semicircolare accoglie le immagini di sette apostoli, a figura intera, sullo sfondo di un cielo azzurro e di una balaustrata in marmo rosso. (…). Nel registro superiore, entro i tre spicchi a sesto acuto, sono effigiati, da sinistra verso destra, S. Rocco e S. Lucia, La Madonna della Misericordia incoronata dagli angeli, e i SS. Biagio e Lorenzo (meglio S. Leonardo). (…). L’effige di S. Nicolò (Nicola da Bari), a mezzo busto, si rinviene anche sulla sommità (del recto) della processionale croce astile (1530-1535) in lamina di rame argentato, in analogia a quella voluta dalla Scuola del Santissimo sacramento di Pezzaze, mentre nel centro campeggia un vigoroso Cristo crocifisso, a tutto tondo, a figura intera. (…)>>.[Carlo Sabatti “PEZZAZE nella storia e nell’arte”- Dalle origini al 1529 – Gli Statuti. Alle pagine 208-209: “La chiesa di S. Nicolò di Eto”. Anno 1995, Comune di Pezzaze in Val Trompia. Stampa Stilgraf in Castenedolo-Brescia, aprile 1995].
Originariamente <<1514. S. Nicola, titolare della chiesa, era raffigurato al centro dell’antico paliotto dell’unico altare, riproducente il santo in abiti pontificali, affiancato dai simboli dei quattro evangelisti. Si trattava di un pregevole affresco del secolo XVI, scomparso insieme all’altare stesso, assurdamente demolito intorno al 1973 in omaggio alla cosiddetta riforma liturgica (…)>>. [“Un affresco in S. Nicolò di Eto”. A cura di Carlo Sabatti. Opera citata, alla pagina 90].


Eto di Pezzaze. Chiesa di S.Nicolò, sec.XVI


S.Nicolò di Eto. Affreschi sec.XVI, in Abside

1575 – 1577. Infierisce la peste, detta di San Carlo. Nella sola Brescia si contano 16.000 morti e 50.000 nel contado bresciano. Etto (Eto) di Pezzaze viene particolarmente colpita dal morbo a causa di frequenti passaggi di stranieri sulla strada valtrumplina diretti in Austria ed in Germania.
1579. Maffeo Piardi di Pezzaze sposa Giacomina Martinelli di ETO. Infatti: << Adi 25 de febraro del 1579. Maffeo di Piardi da Pesazzi à contratto Matrimonio de verba de presenti con donna Jacomina figliola de Antonio de Martinelli da Heto nella Chiesa di Santo Nicolò cura di Lauoni et forono fatte le denuntiationi sì come comanda il santo Conseglio di Trento le tre sotto scritte feste, per me prete Gio. Agonio et così ancho celebrato il matrimonio e furono testimonij li sotto scritti Nazero Santino Marangone et Francesco q.m Benedetto da Eto. (…)>>.
1595. (Lascito PIARDI per la chiesa di S. Nicolò in Eto, ecc.. 1595. Pezzaze. Una tavoletta votiva... . << Il 1° di marzo, Gian Antonio Piardi nel testamento rogato da Gian Francesco Bregoli dispone che siano celebrate le 30 messe di S. Gregorio e lascia 20 soldi planette all’altare del Corpus Domini, 8 soldi alla scola del Rosario, 5 soldi all’altare di S. Antonio della parrocchiale di Pezzaze, 10 soldi alla “Beata Vergine Maria della croce di Cevenon”, alla cui chiesa si dovrà portare “una tavoletta dipinta” (ossia un ex voto), e 5 soldi a S. Nicolò di Eto, il tutto entro un anno dalla sua morte, con l’aggiunta di dodici quarte di frumento da “esser fatto in pan cotto” che entro un biennio sarà da distribuire tra i parrocchiani di S. Apollonio di Pezzaze>>.); (...).... http://www.piardi.org/luoghi/pezzaze.htm


S. Rocco con S. Lucia in S. Nicolò a Eto.

1615. << Adi 15 marzo (?) 1615. Heto. Tadeo quondam ms. Tadeo di Piardi della Parochia de S.to Apollonio ha contratto matrimonio per parola de parti con Maria figlia di Gotardo di Gotardi della mia Parochia alla presenza de me Faustini Rettore, presenti per testimoni Gio. Paolo m.ro Tadino di Piotti, et Francesco Zanoletti. Furono fatte le solite denontiationi...>>.
1645. Francesco del fu Domenico Piotti e Nicolò del fu Cristoforo di detti Piotti di HETO è presente alle volontà di Francesco del fu Gio. Antonio Piardi da Stravignino di Pezzaze.
1674. << Adi 29 Genaro 1674. Parrocchia di S. M. Maddalena in Lavone. Ms. Battista quondam Giacomo Piardo della Parochia di Pesazze, ha contratto matrimonio per verba de presenti con Maria Figliola di ms. Domenego Piotto della nostra Parochia, nella chiesa di S.to Nicolò di Eto, alla presenza di me Lorenzo Richiadeo Rectore. Presenti per testimoni ms. Giovan Batta Piotto, ms. Gioan Paulo Piotto, ms. Giacomo Fachino, et Gotardo q.m Bortolomeo Piottto, essendo state fatte le solite pubblicazioni in tutte e due le Parochie et delli testimoni infrascritti, conforme l’ordine del Sacro Concilio di Trento et conforme la fede che è posta in filza. La prima denontiatione fu fatta adi 31 decembre il giorno di San Silvestro 1673. La 2^ adi primo Genaro 1674. Primo giorno dell’anno. La 3^ adi 6 Genaro, giorno della Epifania >>.
1696. Antonio Piotti di Eto è presente alle volontà di Maffeo Piardi da Pezzaze.
ETO è per antonomasia e da più secoli la patria antica delle famiglie PIOTTI, poi diffuse anche in LAVONE, imparentate con i Piardi. Lo studioso della Valtrompia e Parroco di S. Michele Arcangelo in PEZZORO Val Trompia Don Omobono Piotti, qui menzionato e vissuto tra l’Ottocento ed il Novecento, è nativo di Eto.
1709. << Adi 8 agosto 1709. Giacomo figliuolo di messer Battista Piardo detto Bonacino della Parochia di Pesaze ha contratto matrimonio per verba de presenti con Angelica figliuola del quondam m.ro Gioseffo Piotto di Eto Parochia di Lavone nella chiesa di S. Nicolò di Eto sudetto alla presenza del Reverendo signor Don Santo Tegotto delegato da mè Domenico Fada Paroco legittimamente impedito, essendo presenti per testimoni Benedetto Richiadeo, Carlo Piotti et ms. Viviano Richiadeo, essendo stata fatta una sola publicatione in questa Parochia lì 4 Agosto suddetto giorno di domenica nella messa Parochiale dispensati dalle altre con Licenza posta in filza, et sono state fatte anche le beneditioni nuntiali >>.
1745, il 23 di luglio messer Benedetto fu Bartolomeo Bertoli di Eto di Pezzaze nel suo testamento lascia piccole Lire 25 alla veneranda Scuola della BEATA VERGINE MARIA della MISERICORDIA della CROCE, ordina che sia pagato uno scudo di piccole Lire 7 “per la spesa da farsi in dipingere il Santello de’ Morti a Eto” ed istituisce erede universale la veneranda Scuola di S. Nicolò di Eto con l’obbligo di spendere l’entrata dei suoi beni e della sua casa per l’olio d’oliva della lampada del SS. Sacramento, mentre l’avanzo sia impiegato a favore dell’altare; se non si otterrà di avere il SS. Sacramento da conservare nel tabernacolo dell’altare della chiesa (di Eto), i due terzi delle entrate e degli usufrutti di detti beni e della casa siano utilizzati per far celebrare delle messe ed un terzo sia speso per i paramenti e le candele dell’altare di S. Nicolò predetto e tutto ciò sia in suffragio dell’anima sua e dei suoi defunti >>. [“Lascito per gli edifici sacri di ETO...”. Carlo Sabatti (A cura di). La Pittura del ‘700 in Valtrompia. Stage s.r.l. - San Zeno Naviglio (Bs). 1998]. (Archivio di Stato di Brescia – Bontacchio Antonio, notaio in Pezzaze, filza 11661, ad diem)].


Part.tabernacolo in S.M.Madd.- Lavone, S.Nicolò

1758, 24 di settembre. Il Consiglio Comunale di Pezzaze " tratta altresì di effettuare una ‘elemosina’ per la chiesa di Eto".
1774. (Solo per l’annotazione relativa al Padrino Piardi). 26 aprile 1774. Il Reverendo Sig.r Don Giacomo Piardi Capellano in Eto tiene a battesimo Giuseppe figlio di Antonio Bontachio detto Semario, e di Caterina sua consorte nato quest’oggi, è stato battezzato da me prete Giuseppe Richiadei Economo. ((I genitori contrassero matrimonio il 5 giugno 1766 in Lavone: “Antonius filius Joanni q.m Joannes-Marie Bontacchio con Catharina figlia Antonii q.m Bapta Porteri de hac Paroecia consanguinei in 4^ grado. … . Bartholomeo Inselvino Parocho. ...”)).
1804. Lavone di Pezzaze. PIOTTI, originari di Eto: famiglia imparentata con i Piardi. Anche quelli detti ‘Gotardo’ sono parenti dei Gabrieli detti ‘Pedrali’. Entrambe le famiglie lo sono dei Piardi. (Registro dei Battesimi. Parrocchia di Santo Apollonio in Pezzaze – 1804).
1824. I discendenti di Domenica Piotti di Eto sono figli di Giambattista Piardi della famiglia detta Focol. (Reg. Batt. P. S. Ap. P. – 1824).
1836. << 1836, adì 4 aprile. Antonio figlio di Giuseppe Richiedei, e della fu Angela Piardi di questa Parrocchia, d’età maggiore ha contratto matrimonio per verba de presenti con Bartolamia di Battista Piotti e di Catterina Piotti di Eto, di età minore, alla presenza di me Parroco Ghidoni e dei testimoni idonei cioè Federico Porteri e Andrea Bernardelli Sacristano. (...) e la dispensa da quarto grado di consanguineità del 2 aprile 1836, nonchè previo l’assenso paterno per la figlia minorenne (...) >>.
5 agosto 1843. Angela figlia di Antonio Richiedei e di Bortolomea Piotti, di qui, nacque il dì Jeri alle ore due pomeridiane, ed oggi fu da me battezzata, da me Ramazzini Carlo Coadiutore. Il Patrino Porteri Francesco di Giuseppe. Firme: Antonio Richiedei di Giuseppe genitore. Francesco Porteri di Giuseppe padrino.((Come si legge l’anno 1836 nel Libro Matrimoni in Lavone, l’odierna puerpera Bartolomea Piotti è figlia di Battista e di Catterina Piotti di Eto; mentre Antonio, il padre del battezzato, è figlio di Giuseppe Richiedei (con origini gussaghesi) e della fu Angela Piardi dimoranti in Lavone al momento del matrimonio)).
1885. Lavone nella relazione del parroco don Battista Viotti di Pezzaze. Memorie storiche del 1885. Don Battista Viotti, nella “Relazione dello Stato della Parrocchia” di Lavone, redatta nell'occasione della visita pastorale del Vescovo Giacomo Maria Corna Pellegrini effettuata nell'aprile 1885, parla della chiesa di S. Nicolò in ETO. Eto è nota anche quale patria di un famiglia di nani, cittadini di bassa e corpulenta statura.
1898, 4 novembre. Eto, nasce Antonio Battista Carlo figlio di Faustino Piotti e Rosa Raza (…) ed è battezzato. (Faustino, il padre del battezzato, è figlio di Benedetto e Piardi Bortolomea).
Secolo XIX. ERMENEGILDO PIARDI, figlio di Giacomo e Laura Piardi di Gio. Batta. Nasce a Pezzaze il 4 aprile 1805 e viene battezzato col nome di Gian Batta Ermenegildo il 7 aprile. 
Ermenegildo si sposa con Rosa Balduchelli <figlia di Simone del fu Nicola detti Nicolò e Maria Zilberti > che gli dà 10 figli, tra cui Giacomo nel 1842.
1902. << 1902, Sabbato 21 Giugno. Piardi Bortolomea fu Antonio (Piardèl) e fu Piardi Domenica maritata a Piotti Benedetto alla Villa di Eto d’anni 71 ricevuto i SS. Sacramenti con la Benedizione Papale morì jeri alle ore otto ed oggi fatto l’esequie in questa Parrocchiale fu sepolta pure in questo cimitero parrocchiale. Viotti Don G.B. parroco >>.
1901, 11 gennaio. Piotti Angelo Domenico Primo figlio di Faustino e Rosa Raza, nato a Eto (…) è battezzato. (Faustino, il padre del battezzato, è figlio di Benedetto e Piardi Bortolomea)
13 settembre 1904. Piotti Domenico di Benedetto e di Piardi Angela legittimi coniugi di questa parrocchia Contrada Eto, nato il giorno 11 corrente fu Battezzato a Pezzaze (Stravignino) come da dichiarazione scritta di quel Rev.do parroco. In fede Viotti G.B Parroco di S. M. Maddalena in Lavone di Pezzaze.
1905, Domenica 22 maggio. Piotti Rosa Giuseppina di Faustino (figlio di Benedetto) e Rosa Raza (…), Contrada di Eto, nata il 18 corrente (…) oggi fu battezzata dal sottoscritto Viotti Don G.B. Parroco, levandola al Sacro Fonte Giuseppina Raza di Domenico (Gabella) in Lavone. (Faustino, il padre della battezzata, è figlio di Benedetto e Piardi Bortolomea)
1905, 10 Settembre. Piotti Maria Teresa di Benedetto e di Giacomelli Maria della Contrada di Eto, nata il 7 corrente a ore 6 e oggi fu battezzata dal sottoscritto Viotti Don G. Batta Parroco, levandola al sacro Fonte Gatta Bortolo fu Angelo di Graticelle di Bovegno. In fede Piotti Benedetto di Benedetto; Viotti Don G.B. Parroco. (I genitori della battezzata sono coniugi il19 febbraio 1903, in Bovegno; Benedetto, padre della battezzata, è figlio di altro Benedetto e Piardi Domenica). Annotazione a margine dell’atto di battesimo: “Passata a Matrimonio con Piotti Domenico fu Giacomo il 19 dicembre 1928”.)
Secoli XIX-XX. Vedi in “I PIARDI” : Amedeo Battista PIARDI (1917) dei “Sgalmer”, con parentela in quel di ETO, cliccando su http://www.piardi.org/persone/p31.htm

Altri utili riferimenti:

Vai alla pagina LUOGHI - PEZZAZE e scorri sino al titolo ETO di Pezzaze. (Anticamente ETTO)

Chiesa di S. Nicolò; Eto in Pezzaze. Antico affresco absidale (particolare), Madonna della Misericordia, secolo XVI.

Ma dov’è ETO? vedi http://www.piardi.org/luoghi/pezzaze.htm

Il parroco di LAVONE, don Battista Viotti nativo di Pezzaze, dal quale dipende la Chiesa di S.NICOLO' (vescovo di Mira) in ETO, relaziona al Vescovo di Brescia, vedi la pagina di Pezzaze http://www.piardi.org/luoghi/pezzaze.htm
 
Storia di San Nicola di Mira (noto come di Bari) - Vescovo. Festa il 6 dicembre
Nato a Pàtara, Asia Minore (attuale Turchia), ca. 250 - Morto a Mira, Asia Minore, ca. 326.
Proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino all’epoca proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino all’epoca dell’Editto di Costantino. Fu nominato patrono di Bari, e la basilica che porta il suo nome è tuttora meta di parecchi pellegrinaggi. San Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini.
Patronato: Bambini, Ragazzi e ragazze, Scolari, Farmacisti, Mercanti, Naviganti, Pescatori,
Etimologia: Nicola = vincidore del popolo, dal greco
Emblema: Bastone pastorale, tre sacchetti di monete (tre palle d'oro)
Martirologio Romano: San Nicola, vescovo di Mira in Licia nell’odierna Turchia, celebre per la sua santità e la sua intercessione presso il trono della grazia divina.
La sua fama è universale, documentata da chiese e opere d’arte, da istituzioni e tradizioni legate al suo nome. Ma sulla sua vita le notizie certe sono pochissime. Nato probabilmente a Pàtara di Licia, in Asia Minore (attuale Turchia), è poi eletto vescovo di Mira, nella stessa Licia. E qui, dicono alcune leggende, compie un miracolo dopo l’altro. Come accade alle personalità forti, quasi ogni suo gesto è trasfigurato in prodigio: strappa miracolosamente tre ufficiali al supplizio; preserva Mira da una carestia, con altri portenti... Qui può trattarsi di fatti autentici, abbelliti da scrittori entusiasti. Forse per gli ufficiali egli ha ottenuto la grazia dell’imperatore Costantino (al quale chiederà anche sgravi d’imposta per Mira); e contro la carestia può aver organizzato rifornimenti tempestivi. Ma si racconta pure che abbia placato una tempesta in mare, e resuscitato tre giovani uccisi da un oste rapinatore... Un “Passionarium” del VI secolo dice che ha sofferto per la fede nelle ultime persecuzioni antecedenti Costantino, e che è intervenuto nel 325 al Concilio di Nicea. (...). Continua in http://www.santiebeati.it/

Per la storia, anche religiosa, di LAVONE ove si fa più volte cenno a ETO ed al suo Santo patrono, Nicolò, clicca in http://www.piardi.org/luoghi/lavone.htm 


Le fotografie, in b/nero ed a colori, a cura di autori vari sono tratte dall’opera, in tre volumi, “PEZZAZE nella storia e nell’arte” edita dal Comune di Pezzaze.

 

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